La fortuna “Italiana” con l’acqua

la fortuna italiana con lacqua

Quanti di voi al giorno d’oggi non si fanno problemi a bere direttamente dai rubinetti presenti nelle varie città italiane? Nonostante molti pensino che solamente le acque presenti all’interno delle bottiglie, comprate al supermercato, siano potabili essi sono in errore.

In questo articolo voglio mettere a paragone la situazione italiana ed europea, con la situazione di altri paesi presenti nel mondo, in particolare africa e alcuni paesi asiatici.

Partendo dal principio è importante sapere in base a cosa un’acqua viene considerata potabile o meno. Normalmente vengono svolte delle misurazioni, mirate a verificare la presenza o meno di sostanze nocive all’interno delle falde acquifere. Vi è quindi una scala di misura, entro la quale un’acqua può essere definita potabile o meno. Una scala di misura non è altro che un sistema che, per esempio, presenta dei valori da 1 a 10, dove 1 significa che una determinata sostanza è presente in tracce trascurabili, mentre 10 significa che la sua presenza in percentuale è molto elevata. Il risultato finale quindi varia asseconda della percentuale di queste sostanze all’interno delle falde acquifere. Se la loro percentuale rientra in un range accettabile verranno considerate potabili, altrimenti no. Tale misurazione può essere svolta da un centro di ricerca chimico, questo vuol dire che anche chi, possiede un pozzo privato e non è sicuro che l’acqua al suo interno sia potabile può far eseguire tale misurazione.

Ovviamente, con il fine di abbassare totalmente il rischio di ingerire sostanze nocive è consigliata l’istallazione di un sistema di depurazione nella propria abitazione. In questo modo chiunque può avere dell’acqua potabile, priva di agenti nocivi ed inquinanti, direttamente dal rubinetto di casa sua. Questa è una possibilità da non sottovalutare, dato che presenta un enorme vantaggio economico e persino ecosostenibile, per non parlare della sua comodità.

Tutto questo in molti paesi è diverso, non esiste una manutenzione costante delle tubature, oppure una sanificazione delle falde acquifere. La sanità in questi paesi è una macchina malfunzionante, che presenta enormi “bug”. La mancanza di falde acquifere sicure infatti può aiutare l’insorgere di malattie, oppure il loro diffondersi. Acque non sicure infatti possono presentare batteri molto pericolosi, in grado di provocare gravi malattie negli esseri umani una volta entrati in contatto con il loro organismo, partendo da semplice diarrea e disagi molto più pericolosi.

Viviamo quindi in un paese, che da questo punto di vista è molto fortunato, il poter abbeverarsi è un diritto, serve a tutelare e preservare la propria vita e salute. Vivere quindi in Italia, ci fornisce una fortuna che non tutti quanti possono dire di avere. Dobbiamo quindi preservarla.

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Dal punto di vista economico

In Italia, la possibilità di avere un’acqua pulita direttamente dal rubinetto di casa, anche senza la presenza di un depuratore, nonostante la sua installazione abbasserebbe del tutto i rischi, non solo presenta vantaggi per la salute umana, ma presenta anche notevoli vantaggi economici. Normalmente non siamo abituati a pensare in termini economici quando parliamo di acqua, ma pensate a quante volte durante la giornata la utilizziamo. Non solo la beviamo ma, ci prepariamo da mangiare con essa, ci laviamo con essa, annaffiamo le piante ecc. Quindi l’acqua è uno di quegli elementi sempre presenti nella nostra giornata. Non spendiamo particolare attenzione al suo spreco oppure a quanto essa ci costi durante l’anno, essendo poi infine una delle spese minori sul bilancio annuo.

La situazione è però diversa in altri paesi. VI porto l’esempio della Giordania, paese in cui non è possibile, generalmente, bere dal rubinetto data l’altissima presenza di calcare e sostanze nocive all’interno delle falde acquifere. Questo fa si che l’utilizzo che ne fa la popolazione sia molto diverso rispetto al nostro. Anche per cucinare, nonostante con il calore, una volta portata a bollore l’acqua, si uccidano il 90 % dei batteri, non ne è consigliato l’uso. Questo fa si che la popolazione spenda molto più denaro nell’acquisto di bottiglie d’acqua, in particolare di taniche che variano dai 4 ai 12 litri con cui poi svolgere le varie attività come cucinare o bere.

Questo oltre che avere un enorme impatto ambientale aumenta notevolmente le spese che una famiglia deve sopportare.