Parliamo ancora un po’ di plastica

parliamo ancora un po di plastica

Parlare ora di plastica sembra un po’ stupido, soprattutto con la recente pandemia del Covid-19, ma non dobbiamo comunque dimenticarci dell’ambiente che ci circonda. Sembra infatti che questa quarantena abbia aumentato l’utilizzo di plastiche nella quotidianità delle persone, togliendo quindi l’attenzione sui vari rischi che la natura attorno a noi sta correndo.

Voglio ribadire infatti che la presenza di microplastiche delle acque dei nostri fiumi, laghi, mari ecc. presenta un gravissimo problema, nato principalmente dall’uso che facciamo di questo materiale. Come molti diranno, sicuramente è un materiale molto intelligente, si adatta perfettamente a svariati utilizzi. Grazie proprio alla sua adattabilità ha reso la vita dell’uomo più semplice e comoda. Un materiale quindi fondamentale per la nostra società, nonostante esistano dei validi sostituti, i quali però, attualmente sono ancora troppo costosi da produrre.

Il problema nasce in particolare dalla sovraproduzione che strumenti in plastica, in particolare di materiale usa e getta. Normalmente quando uno strumento si rompe, una persona cosa fa? Lo getta via. Se tale persona è intelligente lo getterà in un apposito contenitore, altrimenti lo getterà per strada o peggio in natura (come per esempio gettare una bottiglia di plastica in un fiume). Per farti comprendere meglio il punto a cui voglio arrivare ti spiego una piccola cosa. Quante volte ti sei ritrovato a riutilizzare una bottiglia di plastica? Tutti quanti lo abbiamo fatto. Non è sbagliato, anzi può essere un ottimo modo per aiutare a combattere il problema, ma l’inconveniente nasce dal deterioramento del materiale stesso. Nonostante tale sostanza impieghi moltissimo tempo per deteriorarsi, riutilizzarla più volte può far si che inizi a rilasciare delle microplastiche, le quali successivamente unendosi al liquido interno finiranno nel nostro organismo e poi di nuovo in natura.

Attraverso degli studi è stato constatato infatti l’enorme percentuale di plastiche e microplastiche, non solo nelle acque marine o fluviali, ma anche all’interno di esseri umani e animali. Quindi, per colpa di tale inquinamento, ogni volta che bevete dell’acqua c’è il rischio di ingerirne una piccolissima quantità. Inoltre, fatto molto curioso, sembra che la natura si stia adattando ad essa, come nel caso di piccoli crostacei che iniziano ad usare la spazzatura come rifugio, mentre dall’altra parte molte specie, in particolare di pesci, ogni anno perdono numerosi individui per colpa delle reti e lenze lasciate vagare in mare, dove essi rimangono impigliati.

Vi è quindi da chiedersi come una persona normale possa riuscire, nel suo piccolo, a combattere tale problema ambientale.

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Alcuni consigli utili ed ecosostenibili

Utilizzare meno oggetti in plastica. Il primo consiglio è questo, sicuramente è banale, ma è probabilmente il più importante. Potremmo fare un elenco lunghissimo di oggetti che normalmente sono fatti di materiali plastici, in particolare i materiali usa e getta. Quindi in questo caso stiamo parlando di forchette, coltelli, bicchieri ecc. Degli ottimi sostituti potrebbero essere le posate in metallo, certo dopo devono essere lavate, ma almeno l’ambiente sarà al sicuro. Da tenere di conto anche tovaglie in plastica, contenitori ecc. Il consiglio quindi è di minimizzare il più possibile il suo utilizzo, cercando dei sostituti.

Un altro aspetto fondamentale è cosa ne facciamo degli oggetti in plastica, una volta che si sono rotti. Dove li buttiamo? Esiste la raccolta differenziata, ormai presente in quasi tutta la nostra penisola. Sicuramente mettersi a dividere per tipologia ogni singolo materiale è noioso e ci vuole del tempo, ma con un po’ di attenzione e tempo diventerà un procedimento naturale e molto più veloce. Questo vale anche quando si all’aperto, quindi non solo dentro le nostre abitazioni. Se sì in città possiamo gettare degli oggetti all’interno di un apposito cestino, ma nel caso in cui fossimo in natura, può essere utile portarsi dietro delle buste da adibire alla raccolta di rifiuti, cosi da non disperdere niente di nocivo nell’ambiente. Tale regola non vale soltanto per i materiali plastici ma per qualsiasi materiale. Tutto ciò si rifà al senso civico di una persona, una città ben pulita è molto più piacevole di una città dove per muoversi devi evitare i rifiuti. Non sempre è colpa della gestione sbagliata, oppure di un governo, spesso può essere la mancanza di senso civico in una popolazione di una determinata area dello stato.

Inizia ad utilizzare bottiglie di vetro e borracce. In questo caso mi riferisco in particolare, magari, a chi è sempre in movimento e che quindi ha la necessità di portarsi dietro una bottiglia d’acqua. Una buona variante può essere una semplice borraccia riutilizzabile, in commercio ne esistono anche di ripiegabili cosi da fargli occupare meno spazio. Ricaricare un contenitore con dell’acqua potabile, in Italia non è difficile. Tale consiglio però vale anche per le abitazioni, oltre al fatto che il vetro preserva la qualità dell’acqua diminuireste l’utilizzo di plastiche. A tal proposito può essere utile installare un depuratore all’interno della vostra abitazione, cosi da poter avere acqua pulita e di qualità sempre a portata di mano.

Questi erano solamente tre piccoli consigli che però ognuno di noi dovrebbe imparare a seguire.